Scuola di Pistoia
Con il termine
Scuola di Pistoia (coniato nel
1966 dal critico Cesare Vivaldi sulle pagine della rivista
Collage) si indicano tradizionalmente tre-quattro artisti attivi nel
capoluogo toscano tra il
1964 e il
1969: Roberto Barni (n.
1939), Umberto Buscioni (n.
1931) e Gianni Ruffi (n.
1936), cui spesso si aggiunge il nome dell'architetto Adolfo Natalini (n.
1941). Pur traendo ispirazione dal territorio comune della
Pop Art, le strade dei quattro si allontanano presto dagli stereotipi e le une dalle altre. Barni prosegue con ironia terminale nella ricerca sull'uomo e sulla bestia; Buscioni si lascia guidare dai colori e dalla composizione del Pontormo verso una nuova interpretazione del quotidiano; Ruffi sceglie un percorso poetico e stralunato giocato spesso su bisticci di parole e doppi sensi.